UNIONTESSILE-CONFAPI: firmata ipotesi di rinnovo 2019-2023

Firmata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto Pmi Uniontessile-Confapi 2019-2023 dei lavoratori delle piccole e medie imprese del settore tessile, della moda e affini.

L'ipotesi di rinnovo del CCNL Pmi Uniontessile-Confapi 2019-2023, prevede un aumento medio di 80 euro sui minimi (al 3° livello super) distribuito in 3 tranche: 30 euro dal 1° febbraio 2020, 25 euro dal 1° gennaio 2021 e i restanti 25 euro dal 1° febbraio 2022. Il montante contrattuale sui minimi è pari a 2.605 euro.
Considerato, per la prima volta nel settore, l'istituito dell'elemento perequativo, pari a 110 euro annui, che verrà erogato annualmente a tutti i dipendenti in forza, indipendentemente dalla situazione economica individuale, nelle aziende che non fanno contrattazione per i premi di partecipazione. Nel caso in cui siano accordi aziendali che prevedono erogazioni di importo inferiori ai 110 euro, dovrà essere corrisposta ai lavoratori una integrazione, fino al raggiungimento della cifra concordata. L'elemento perequativo va ad aggiungersi alla garanzia retributiva, già esistente, che prevede 240 euro annui per tutte quelle aziende che non fanno la contrattazione di 2° livello.
In merito al "welfare contrattuale", è previsto l'aumento dello 0,10% del contributo destinato al fondo di previdenza integrativa "Fondapi" a favore di tutti i lavoratori iscritti.
Viene confermato il versamento al fondo integrativo sanitario "Enfea Salute", di 120 euro annue per ogni dipendente, totalmente a carico delle aziende.