Prassi - MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI - Comunicato 01 settembre 2016

Terremoto: prima definizione di interventi a sostegno delle popolazioni delle aree colpite

 

Tra le misure ipotizzate, sospensione dei termini per adempimenti amministrativi e contributivi, utilizzo degli ammortizzatori sociali e forme di sostegno al reddito

Sospensione dei termini per tutte le scadenze relative agli adempimenti amministrativi e contributivi in materia lavoristica e previdenziale; interventi di sostegno al reddito con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga, per i lavoratori dipendenti e definizione di uno strumento specifico per i piccoli imprenditori ed i lavoratori autonomi; sussidi di natura sociale per le persone che non rientrano in queste categorie.

Sono queste, essenzialmente, le misure per dare un sostegno alle popolazioni delle aree colpite dal sisma del 24 settembre (ndr agosto), annunciate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, al termine dell'incontro con i rappresentanti delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.

"Prevediamo -ha sottolineato il Ministro- una sospensione di tutti i termini che riguardano le pratiche in tema di lavoro e previdenza, che cercheremo di coprire con un intervento normativo per far sì che non ci siano sanzioni e problemi motivati dalla situazione specifica". Quanto al sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti, Poletti ha espresso "l'intenzione di usare pienamente tutti gli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga, togliendo tutti i vincoli per i lavoratori". "In particolare, per quelli in deroga -ha precisato- dovremo fare una valutazione perché c'è una scadenza di legge al 31 dicembre: da qui a quella data li possiamo rendere immediatamente utilizzabili, ma se dovessimo andare oltre questa scadenza, servirà una legge".

"Abbiamo poi pensato ai piccoli imprenditori, negozianti, artigiani, liberi professionisti -ha proseguito Poletti- ai quali non possiamo applicare gli ammortizzatori sociali perché non dipendenti: per loro immaginiamo di definire uno strumento di sostegno al reddito specifico, da costruire d'intesa con il Mise: il Mise si occuperà della ripartenza delle imprese, noi vedremo come garantire, dalla parte sociale, una quota di reddito".

Accanto a questo tipo di interventi, c'è poi la necessità di affrontare un altro problema specifico.

"Quello colpito dal sisma -ha sottolineato il Ministro- è un territorio dove ci sono persone che non fanno parte delle categorie che abbiamo definito, ma sono pezzi di quella società e di quella economia. Dovremo assicurare anche a loro un sostegno al reddito, prevedendo un intervento che rientra nel campo delle politiche sociali".

Poletti ha quindi chiarito che lo spirito che anima l'intervento del Ministero è quello di "produrre la volontà, nelle persone, di rimanere in quei luoghi, di far rinascere quelle comunità; vogliamo, insomma, creare le migliori condizioni possibili perché non debbano sentirsi costretti a spostarsi per avere un reddito".

Dal punto di vista degli strumenti normativi necessari, il Ministro ha chiarito che "da una parte si andrà all'interno del decreto che dovrà approvare il Consiglio dei Ministri, nel quale saranno presenti anche le tipologie di intervento che stanno studiando altri ministeri; dall'altra, dobbiamo valutare con Palazzo Chigi la fattibilità della sospensione dei termini con un provvedimento amministrativo".

Infine, Poletti ha sottolineato che il lavoro del Ministero sarà portato avanti in stretto raccordo con la funzione di coordinamento svolta dal Commissario Errani e si svolgerà in un rapporto di collaborazione con le Regioni, per costruire un rapporto diretto con le comunità, anche andando a dialogare con lavoratori e imprenditori per capire quali sono i problemi reali e le possibili soluzioni.