Legislazione - MINISTERO LAVORO - Decreto ministeriale 23 marzo 2016

Assegnazione risorse ammortizzatori in deroga per l’anno 2016

Art. 1

 

Sono assegnate, per le competenze relative all’anno 2016, le seguenti risorse finanziarie alle Regioni e alle Province Autonome al fine della concessione o della proroga, in deroga alla vigente normativa, dei trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e/o straordinaria, e di mobilità ai lavoratori subordinati delle imprese ubicate nelle Regioni o nelle Province Autonome medesime:

- Regione Abruzzo - Euro 6.136.503;

- Regione Basilicata - Euro 2.078.001;

- Regione Calabria - Euro 8.881.783;

- Regione Campania - Euro 12.458.405;

- Regione Emilia Romagna - Euro 15.433.089;

- Regione Friuli Venezia Giulia - Euro 2.980.219;

- Regione Lazio - Euro 16.956.924;

- Regione Liguria - Euro 4.336.952;

- Regione Lombardia - Euro 35.368.221;

- Regione Marche - Euro 5.881.639;

- Regione Molise - Euro 1.375.789;

- Regione Piemonte - Euro 14.991.075;

- Regione Puglia - Euro 17.356.326;

- Regione Sardegna - Euro 8.656.537;

- Regione Siciliana - Euro 9.853.855;

- Regione Toscana - Euro 13.291.094;

- Regione Umbria - Euro 3.680.880;

- Valle D’Aosta - Euro 301.707;

- Regione Veneto - Euro 17.818.623;

- Provincia Autonoma di Bolzano - Euro 983.386;

- Provincia Autonoma di Trento - Euro 1.178.991.

 

Art. 2

 

Per le finalità di cui al comma 304 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, ultimo periodo, le Regioni e le Province Autonome possono disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui all’art. 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 83473 del 01.08.2014, nella misura del 5 per cento delle risorse ad esse attribuite dall’art. 1 del presente decreto secondo, la seguente ripartizione:

- Regione Abruzzo - Euro 306.825;

- Regione Basilicata - Euro 103.900;

- Regione Calabria - Euro 444.089;

- Regione Campania - Euro 622.920;

- Regione Emilia Romagna - Euro 771.654;

- Regione Friuli Venezia Giulia - Euro149.011;

- Regione Lazio - Euro 847.846;

- Regione Liguria - Euro 216.848;

- Regione Lombardia - Euro 1.768.411;

- Regione Marche - Euro 294.082;

- Regione Molise - Euro 68.789;

- Regione Piemonte - Euro 749.554;

- Regione Puglia - Euro 867.816;

- Regione Sardegna - Euro 432.827;

- Regione Siciliana - Euro 492.693;

- Regione Toscana - Euro 664.555;

- Regione Umbria - Euro 184.044;

- Valle D’Aosta - Euro 15.085;

- Regione Veneto - Euro 890.931;

- Provincia Autonoma di Bolzano - Euro 49.169;

- Provincia Autonoma di Trento - Euro 58.950.

Gli effetti dei suddetti trattamenti non possono prodursi oltre la data del 31 dicembre 2016.

Al fine di consentire all’INPS il monitoraggio delle prestazioni corrisposte, le Regioni e le Province Autonome devono espressamente indicare nella determinazione concessoria l’impiego delle risorse finanziarie di cui al comma 304 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, ultimo periodo.

 

Art. 3

 

L’onere complessivo, pari ad euro 200.000.000,00 (duecentomilioni /00), è posto a carico del Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione, di cui all’art. 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009, n. 2.

 

Art. 4

 

Le Regioni e le Province Autonome sono tenute a rispettare il limite delle risorse finanziarie ad esse attribuite.

Ai fini del rispetto del limite delle disponibilità finanziarie, individuato dai precedenti articoli, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, le Regioni e le Province Autonome sono tenuti a controllare e monitorare i flussi di spesa afferenti all’avvenuta erogazione delle prestazioni di cui al presente provvedimento e a darne riscontro al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze.

Il presente decreto sarà pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it.