Prassi - PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - Comunicato 28 gennaio 2016

Disposizioni in materia di lavoro autonomo - Contrasto alla povertà

 

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, giovedì 28 gennaio 2016, alle ore 17.35 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti.

- Stato di attuazione del programma di Governo

In apertura del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del Programma comunicando l’adozione di 10 provvedimenti attuativi e l’abrogazione, ad opera della Legge di Stabilità per il 2016, di 1 provvedimento riferibile allo stock dei precedenti Esecutivi.

 

- Contrasto alla povertà

Delega recante norme relative al contrasto alla povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato un disegno di legge delega recante norme relative al contrasto alla povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali. Nello specifico, questo provvedimento conferma l’attenzione del Governo a realizzare misure di contrasto alla povertà ed interventi di inclusione attiva, attenzione testimoniata, peraltro, dalla previsione nella legge di stabilità 2016 dell’istituzione del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e dalla previsione di un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale avente cadenza triennale.

Il disegno di legge delega:

1. introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, individuata come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, basata sul principio dell’inclusione attiva, che prevede la predisposizione per i beneficiari di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa sostenuto dalla offerta di servizi alla persona.  Questa misura è volta a superare la logica di mera assistenza passiva, introducendo il principio della attivazione finalizzata alla inclusione sociale e lavorativa. L’intervento, contenuto nei limiti delle risorse disponibili nel Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale di cui all’articolo 1, comma 386, della legge di Stabilità 2016, verrà gradualmente esteso sulla base delle risorse che al Fondo affluiranno in virtù degli interventi di razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali di cui al successivo punto 2;

2. razionalizza le prestazioni di natura assistenziale e quelle di natura previdenziale sottoposte alla prova dei mezzi - escluse quelle legate alla disabilità del soggetto beneficiario -, introducendo il principio di "universalismo selettivo" nell’accesso secondo criteri di valutazione della condizione economica in base all’ISEE.

3. riordina la normativa in materia di interventi e servizi sociali, al fine di superare la frammentarietà delle misure e degli interventi secondo principi di equità ed efficacia nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni.

In tale quadro sono previsti:

- l’istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un organismo nazionale di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali;

- l’attribuzione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali delle competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni;

- la promozione di accordi territoriali tra servizi sociali e altri enti o organismi competenti per l’inserimento lavorativo, la salute, l’istruzione e la formazione;

- nonché il rafforzamento del Sistema informativo dei servizi sociali e, in particolare, del Casellario dell’assistenza.

 

- Tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato un disegno di legge recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Nello specifico il disegno di legge prevede misure di sostegno in favore del lavoro autonomo e misure per favorire l’articolazione flessibile della prestazione di lavoro subordinato in relazione al tempo e al luogo di svolgimento.

 

- Disposizioni in materia di lavoro autonomo

La prima parte del provvedimento detta disposizioni in materia di lavoro autonomo con l’obiettivo di costruire per tali lavoratori, prestatori d’opera materiali e intellettuali non imprenditori, un sistema di diritti e di welfare moderno capace di sostenere il loro presente e di tutelare il loro futuro.

Le principali misure riguardano:

1. la previsione di agevolazioni fiscali,  consistenti nella deducibilità:

- nella misura del 100%, delle spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità finalizzate all’inserimento o reinserimento del lavoratore autonomo nel mercato del lavoro;

- nella misura del 100% delle spese per la partecipazione a convegni, congressi e corsi di aggiornamento professionale, e in misura integrale delle spese per gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà, allo scopo di favorire la stipula di tali polizze, e favorendo, allo stesso tempo, lo sviluppo del mercato assicurativo e la diffusione di tali forme assicurative, con un conseguente abbattimento dei costi per il lavoratore autonomo.

2. la parificazione dei lavoratori autonomi ai piccoli imprenditori ai fini dell’accesso ai PON e ai POR a valere sui fondi strutturali europei;

3. il riconoscimento del diritto di percepire l’indennità di maternità spettante per i due mesi antecedenti la data del parto ed i tre mesi successivi, indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività lavorativa, l’estensione della durata e dell’arco temporale entro il quale tali lavoratori possano usufruire dei congedi parentali, prevedendo che l’indennità per congedo parentale possa essere corrisposta per un periodo massimo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino;

4. la previsione della sospensione, senza diritto al corrispettivo, del rapporto di lavoro dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continuativa per il committente in caso di gravidanza, malattia e infortunio, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, e la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi per l’intera durata della malattia e dell’infortunio fino ad un massimo di 2 anni, in caso di malattia e infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre 60 giorni.

5. la previsione di una specifica misura di tutela contro la malattia in base alla quale, i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, sono equiparati alla degenza ospedaliera.

 

- Disposizioni in materia di lavoro agile

La seconda parte del provvedimento reca diposizioni in materia di lavoro agile, che consiste, non in una nuova tipologia contrattuale, ma in una modalità flessibile di svolgimento del rapporto di lavoro subordinato quanto ai luoghi e ai tempi di lavoro finalizzata a regolare forme innovative di organizzazione del lavoro, agevolando così  la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Il lavoro agile consiste in una prestazione di lavoro subordinato che può essere eseguita in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

È previsto che:

- il lavoratore che presta l’attività di lavoro subordinato in modalità agile ha diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda;

- gli incentivi di carattere fiscale e contributivo eventualmente riconosciuti in relazione agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro subordinato, siano applicati anche quando l’attività lavorativa sia prestata in modalità di lavoro agile;

- il datore di lavoro garantisce al lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza.

 

- Cinema, audiovisivi e spettacoli dal vivo

Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, il disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica "Disciplina del Cinema, dell’Audiovisivo e dello Spettacolo". Il provvedimento prevede forti innovazioni negli strumenti di sostegno pubblico all’industria del cinema e dell’audiovisivo e aumenta le risorse messe annualmente a disposizione dallo Stato. In particolare, viene creato il "Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo", per sostenere gli interventi per il cinema e l’audiovisivo attraverso incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le attuali risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. Con questo meccanismo le risorse disponibili aumentano di 150 milioni di euro e nasce un meccanismo virtuoso di autofinanziamento. Inoltre viene introdotto un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana che incentiva il reinvestimento in nuove produzioni. Si prevede anche un aiuto concreto per le promesse del nostro cinema, si potenziano i sei tax credit per la produzione e la distribuzione cinematografica e audiovisiva, si estende il fondo di garanzie per le piccole e medie imprese anche al settore audiovisivo, si vara un piano straordinario fino a 100 milioni di euro in tre anni per riattivare le sale cinematografiche chiuse e aprirne di nuove e viene agevolato il riconoscimento di interesse culturale per cinema, teatri e librerie storiche, viene istituito il Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo. Infine, il Governo è delegato a adottare i provvedimenti necessari a introdurre procedure più efficaci e trasparenti per la programmazione del cinema in TV e a realizzare il "Codice dello spettacolo" con la riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche e il riassetto di tutti gli ambiti dello spettacolo.

 

- Superamento del dissenso su progetti

Il Consiglio dei ministri ha deliberato, ai sensi dell’articolo 14 quater, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n.241, la prosecuzione dei seguenti progetti a patto che siano rispettate le condizioni e le prescrizioni degli enti che nel corso dei procedimenti avevano espresso valutazioni condizionate:

- Progetto di ampliamento di un’attività produttiva di lavorazione e commercializzazione di lattoneria metallica da realizzarsi nel Comune di Acquaviva di Isernia;

- Progetto concernente interventi di mitigazione del rischio legato alla dinamica fluviale in località Ferrofaone (SA);

- Realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica sito nel Comune di Orta Nova (FG).

Il Consiglio dei ministri inoltre, condividendo i pareri contrari espressi nella conferenza dei servizi ha deliberato che non sussistono le condizioni per la realizzazione di una centrale di cogenerazione elettrica alimentata a biomassa nel Comune di Putignano (BA)

 

- Nomine

Il Consiglio dei ministri:

- su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, ha approvato  la nomina a  componenti della CONSOB di Giuseppe Maria BERRUTI e Carmine DI NOIA;

- su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha deliberato l’avvio della procedura per la nomina di Mario PADULA a Presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione  (COVIP), al fine di acquisire il parere delle Commissioni parlamentari.

 

- Leggi Regionali

Il Consiglio dei ministri ha esaminato tredici leggi delle Regioni e della Provincia Autonoma di Trento per le quali si è deliberata la non impugnativa:

1. Legge Regione Piemonte n. 25 del 01/12/2015 "Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2014".

2. Legge Regione Sardegna n. 31 del 03/12/2015 "Adeguamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e disposizioni varie".

3. Legge Regione Sardegna n. 32 del 03/12/2015 "Disposizioni in materia di sanità pubblica. Prime misure per la copertura delle perdite pregresse".

4. Legge Regione Sardegna n. 33 del 03/12/2015 "Proroga del contratto di servizio di continuità territoriale marittima tra  la Sardegna, le isole minori e la Corsica".

5. Legge Regione Veneto n. 20 del 01/12/2015 "Appostamenti precari ad uso venatorio.".

6. Legge Regione Campania n. 15 del 02/12/2015 "Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano".

7. Legge Regione Campania n. 16 del 04/12/2015 "Quarta variazione al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2015-2017 della Regione Campania".

8. Legge Provincia Autonoma di Trento n. 18 del 09/12/2015 "Modificazioni della legge provinciale di contabilità 1979 e altre disposizioni di adeguamento dell'ordinamento provinciale e degli enti locali al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)".

9. Legge Regione Provincia Autonoma di Trento n.19 del 09/12/2015 "Variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 della Provincia autonoma di Trento".

10. Legge Regione Marche n. 26 del 27/11/2015 "Modifica alla legge regionale 22 aprile 2013, n. 6 "Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale e locale"".

11. Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 31 del 09/12/2015 "Norme per l’integrazione sociale delle persone straniere immigrate".

12. Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 32 del 09/12/2015 "Modifiche alla legge regionale 3 aprile 2003, n. 8 (Testo unico in materia di sport e tempo libero)".

13. Legge Regione Toscana n. 74 del 10/12/2015 "Disposizioni in materia di divieto di cumulo degli assegni vitalizi. Modifiche alla l.r. 3/2009".