Prassi - CONSIGLIO NAZIONALE CDL - Circolare 05 agosto 2015, n. 8634

Durc interno

 

Lo scorso 15 luglio, è scaduto il termine per procedere alla sistemazione degli avvisi d'irregolarità, inviati dall'Inps alla fine di maggio.

Come ricorderete l'Istituto ha trasmesso, presso gli indirizzi PEC dei Consulenti del Lavoro, l'elenco delle presunte irregolarità contributive che, se non sanate entro 15 giorni dalla notifica avrebbero fatto decadere, con effetto retroattivo, il godimento degli eventuali benefici contributivi conguagliati dalle aziende.

Grazie all'intervento del Consiglio Nazionale, è stata concessa una proroga che ha fissato definitivamente il termine a 45 giorni.

Tra l’11 e il 15 luglio, si sono verificati alcuni spiacevoli casi nei quali non è stato possibile regolarizzare la posizione. Ciò perché (per mero errore tecnico) l'Istituto ha infasato il ruolo al concessionario, rendendo improcedibile la richiesta di rateizzazione in fase amministrativa. L'azienda, pertanto, si è trovata incolpevolmente con il termine dei 45 giorni scaduto, non essendoci più i tempi per una richiesta di rateizzazione presso il concessionario della riscossione.

Segnalata immediatamente la questione alla Direzione Centrale dell'Inps, questa, nell'ambito dell'ampia collaborazione intercorsa, ha preso atto dell'anomalia, trasmettendo nei giorni scorsi alle Sedi il messaggio allegato.

In estrema sintesi, le aziende che hanno comunque presentato nel termine dei 45 giorni, la richiesta di rateizzazione amministrativa, non concessa per intempestivo infasamento del ruolo, non perderanno i benefici contributi e, ai fini del durc interno, dovranno essere riconosciute come aziende regolari (semaforo verde).

Un'ultima considerazione sul durc interno:

1) questa esperienza volge al termine con risultati secondo l'Inps, molto positivi. Dalle statistiche, infatti, delle Sedi risulta che il fenomeno delle pratiche inevase sia stato effettivamente aggredito. Si spera, pertanto, che sia finito il tempo che voleva il Consulente del Lavoro, occuparsi inutilmente della stessa pratica per svariate volte.

2) a settembre ci sarà la sistemazione definitiva dei semafori e il durc interno mensile andrà in pensione, sostituito dal durc on line. L'Istituto interrogherà il sistema e dalla risposta scaturirà o l'invio del preavviso d'irregolarità da sanare nei 15 giorni, o il durc positivo che sarà valido per 120 giorni.

Si coglie l'occasione per augurare un ottimo periodo feriale.

 

Allegato

Testo Comunicazione inviata

 

Con il messaggio n. 3454 del 21 maggio 2015 è stata comunicata la riattivazione dell’attività di spedizione dei preavvisi d’irregolarità contributiva finalizzati, in particolare, alla fruizione dei benefici normativi e contributivi (cosiddetto DURC interno).

Allo scopo di consentire l'adeguato svolgimento degli accertamenti finalizzati a rilevare eventuali anomalie nella trasmissione di flussi informativi all'Istituto che possono avere ingenerato irregolarità di natura meramente formale, il termine per la regolarizzazione è stato indicato in 45 gg. dalla data di consegna del preavviso tramite PEC o della notifica della raccomandata inviata alle posizioni aziendali prive di indirizzo PEC. I criteri per il calcolo di tale termine sono quelli indicati nel msg. 9152/2014.

Dal giorno 6 luglio 2015 è stata altresì attivata la procedura centralizzata di formazione degli Avvisi di Addebito per le inadempienze da insoluti sul Nuovo Recupero Crediti, a partire dal periodo di competenza maggio 2014 e fino al periodo febbraio 2015.

Potrebbe quindi essersi verificata l’impossibilità, da parte delle sedi, di accogliere le istanze di dilazione amministrativa pervenute entro il termine previsto per la regolarizzazione delle contestazioni di cui ai predetti preavvisi (45 gg. dalla data di consegna/notifica), dei periodi che, nelle more del decorrere dei termini, sono stati trasmessi all’Agente della Riscossione.

Ancorché dette istanze di dilazione non possano essere accolte, ai fini del diritto alla fruizione dei benefici normativi e contributivi, possono essere considerate atti propedeutici all'accesso alla regolarizzazione. Pertanto, in tali casi, va effettuata la forzatura del semaforo rosso in modo da non disconoscere la spettanza delle predette agevolazioni contributive.