Prassi - FONDAZIONE STUDI CDL - Circolare 17 aprile 2015, n. 8

Microcredito, ecco le faq dei consulenti del lavoro

 

In attesa dell’operatività, al via il servizio Faq della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro

 

Il Microcredito slitta a maggio

Verso l’ampliamento della platea dei beneficiari effettivi della garanzia

Slitta l’accesso ai fondi del Microcredito. Il decreto dello Sviluppo economico sta infatti ritardando la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in quanto ancora al vaglio della Corte dei Conti. Dopo bisognerà attendere la successiva pubblicazione della circolare operativa da parte del gestore del Fondo nei successivi 15 giorni. Presumibilmente l’inizio della procedura scatterà non prima di metà maggio. Il ritardo è anche motivato, visto l’interesse suscitato presso gli italiani, dalla ricerca di una strategia per aumentare la platea dei destinatari. Poiché il Ministero, infatti, presterà solo la garanzia (e non provvederà ad erogare direttamente i fondi) si sta ipotizzando la possibilità di utilizzare un sistema di leva fiscale e di non immobilizzare l’intera cifra del prestito oggetto della garanzia, bensì una cifra inferiore. Di conseguenza i 40 milioni disponibili potrebbero raggiungere molti più soggetti. In attesa dell’operatività dei bandi, la pagina speciale del sito www.consulentidellavoro.it dedicata al Microcredito si implementa di un nuovo servizio: le faq che risolvono le prime perplessità sulla procedura. Le faq saranno implementate ed aggiornate nel corso delle settimane a seconda delle novità che interverranno.

Nel frattempo il gestore del fondo ha istituito la sezione "Microcredito" del sito www.fondidigaranzia.it .

 

A quanti potenziali beneficiari le risorse ordinarie del Fondo PMI possono consentire la concessione della garanzia pubblica? Qual è la logica del click day?

I primi riscontri parlano di un grande interesse da parte dei cittadini, ma al momento non è possibile avere una stima attendibile. Non è necessaria, però, alcuna corsa all’accaparramento della garanzia in quanto non si tratta di un bando con una finestra temporale definita entro la quale poter presentare le domande.

Quindi nessun click day ma soltanto un momento dal quale sarà possibile richiedere l’intervento del Fondo PMI.

 

Quali saranno gli operatori accreditati?

Nell’elenco degli operatori accreditati saranno inserite le banche, le finanziarie vigilate, gli operatori iscritti nell’elenco di cui all’art. 111 TUB (quando sarà attivato), aventi i requisiti per operare con il Fondo PMI. La presenza dell’intermediario nell’elenco non garantisce che lo stesso sia organizzato per fare operazioni di Microcredito né che sia interessato a tali attività. Per tale motivo si consiglia di individuare l’operatore prima ancora della presentazione della domanda di prenotazione della garanzia.

 

Ci sono delle specificità regionali?

Per espressa previsione di normative regionali, nelle Regioni Abruzzo, Toscana e Marche non è possibile per gli operatori del Microcredito accedere direttamente al Fondo PMI; gli stessi, quindi dovranno necessariamente operare in collaborazione con un consorzio collettivo di garanzia fidi (confidi).

 

Tra le caratteristiche dell’accesso alla garanzia del Fondo PMI vi è una valutazione economico finanziaria da parte del Gestore del Fondo? E ancora: all’atto dell’istanza di prenotazione della garanzia e all’atto della presentazione della domanda sarà necessaria la predisposizione di un progetto imprenditoriale o business plan?

Nessuna valutazione nella prima fase di richiesta della garanzia.

 

E’ possibile che l’operatore del Microcredito possa chiedere al beneficiario una fideiussione personale (non bancaria)?

Le criticità sollevate rientrano - seppur indirettamente - nella competenza dell’Istituto bancario che dovrà materialmente erogare le risorse. Fondazione Studi ha pertanto presentato i necessari interpelli all’Associazione bancaria italiana per chiarire il tutto.

 

Quale sarà il reale tasso massimo applicabile?

Il tasso effettivo globale, comprensivo di interessi, commissioni e spese di ogni genere, ivi comprese quelle per i servizi ausiliari, applicato ai finanziamenti concessi non può superare il tasso effettivo globale medio rilevato per la categoria di operazioni risultante dall'ultima rilevazione trimestrale effettuata ai sensi della legge 7 marzo 1996, n. 108, moltiplicato per un coefficiente pari a 0,8.

 

Quale sarà il ruolo del Consulente del lavoro?

Il Consulente del lavoro potrà assistere l’azienda verificando i requisiti richiesti dalla normativa e supportando la stessa nella prenotazione della garanzia, oltre che per l’espletamento delle pratiche amministrative inerenti la gestione aziendale.

 

Il Consulente del lavoro potrà presentare le istanze sul portale del Mise?

Per poter procedere all’inoltro dell’istanza si dovranno richiedere le credenziali d’accesso. Le stesse verranno rilasciate direttamente ad ogni soggetto che dovrà presentare istanza e non al singolo Consulente del lavoro. Tuttavia la Fondazione Studi ha fatto richiesta perché i consulenti del lavoro possano avere accesso alle credenziali.

 

Quando sarà possibile presentare le istanze sul portale del Mise?

Ad oggi siamo ancora in attesa di pubblicazione in GU del decreto del Mise. Successivamente verrà pubblicata circolare operativa da parte del ministero.

Presumibilmente l’inizio della procedura non sarà prima di maggio.

 

Le Srl potranno presentare istanza di accesso al microcredito?

In base a quanto previsto dal Decreto MEF n. 176/2014 sono ricomprese solo le SRL semplificate.

 

Relativamente alla lettera c) delle tipologie di finanziamenti attuabili (art. 2 Decreto n. 176/2014) le SRL semplificate sono escluse?

La lettera c) dell'articolo 2 del decreto n. 176/2014 prevede che, tra lemisure finanziabili, ci siano i corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le conoscenze dei lavoratori dipendenti, dell'imprenditore e del lavoratore autonomo. Tale possibilità è estesa anche ai soci di società di persone e cooperative. Ne discende, pertanto, che, ad una lettura puntuale della norma, risultano esclusi i soci delle srl semplificate. Si evidenzia che l'esclusione opera solo per i soci di srls e non anche per i dipendenti delle stesse.

 

Che garanzie concederà il fondo agli operatori di Microcredito?

La normativa ad ora in vigore prevede che non sia prevista alcuna garanzia reale in capo al soggetto finanziato. Le garanzie del fondo sono concesse ad una misura massima dell’80% dell’ammontare del finanziamento concesso ed, entro predetto limite, coprono fino all’80% dell’ammontare dell’esposizione per capitale ed interessi.

 

Il Consulente del lavoro dovrà predisporre una relazione ad hoc per la presentazione dell’istanza?

Al Consulente del lavoro non è richiesta la redazione di una relazione ad hoc. Il soggetto che richiede il finanziamento dovrà valutare con l’operatore di Microcredito l'eventuale necessità di un progetto ai soli fini del contratto di finanziamento, il quale potrà essere sviluppato in totale autonomia o, in caso di necessità, in collaborazione con il consulente. Il ruolo del Consulente del lavoro è, dunque, quello di verificare l’esistenza dei requisiti normativi in capo al soggetto da finanziare ed assistere lo stesso nella presentazione dell’istanza sul portale dedicato al Microcredito.

 

Considerato che il fondo di garanzia è rivolto anche alle nuove iniziative imprenditoriali, l'impresa/società nascente dovrà essere iscritta in CCIAA o si può attendere l'eventuale disponibilità dei fondi?

Come riportato dal sito del gestore del fondo (www.fondidigaranzia.it/microcredito.html), almeno per la fase di prima attivazione, solo le aziende già esistenti ed attive possono presentare istanza di prenotazione garanzia per Microcredito per sviluppo attività. Non sarà possibile, per contro, presentare istanze per avvio di attività.