Prassi - MINISTERO GIUSTIZIA - Comunicato 18 Settembre 2020

Assunzioni, investimenti e riforme: l’Atto d’indirizzo per il 2021

 

Investimenti sulle assunzioni, ulteriore avanzamento del processo di digitalizzazione e miglioramento dei luoghi della Giustizia, dalle carceri ai tribunali: sono questi alcuni degli obiettivi prioritari fissati nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2021. Si tratta del documento programmatico redatto annualmente dal Guardasigilli per tracciare la rotta delle politiche del Ministero.

Tra le azione strategiche delineate dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per il prossimo anno figurano le politiche assunzionali. In linea con quanto realizzato finora, l’obiettivo è il completamento delle piante organiche del personale dell’amministrazione giudiziaria e penitenziaria, della magistratura, della Polizia Penitenziaria, dell’esecuzione esterna e del settore minorile. Un traguardo da raggiungere attraverso lo svolgimento dei numerosi concorsi previsti, il definitivo scorrimento delle graduatorie e tramite reclutamenti straordinari e progressioni economiche.

Per migliorare l’efficienza del servizio e andare incontro alle esigenze dell’utenza saranno ulteriormente sviluppate le politiche di digitalizzazione, anche valorizzando le pratiche virtuose sperimentate durante il periodo del lockdown. In particolare, si mira all’estensione del Processo civile telematico alla Corte di cassazione e agli Uffici del Giudice di Pace e all’accelerazione del Processo penale telematico.

Il miglioramento complessivo del sistema passa, secondo la linea tracciata dal documento redatto da Bonafede, da adeguati investimenti per mettere in sicurezza e rendere più confortevoli le strutture del mondo Giustizia. Per l’edilizia giudiziaria sono previsti interventi di adeguamento antisismico, antincendio e di efficientamento energetico.

Sul versante delle infrastrutture penitenziarie sono due le direttrici d’azione: da un lato l’ammodernamento delle carceri esistenti, dall’altro la realizzazione di nuovi penitenziari. Interventi considerati necessari per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti della Polizia Penitenziaria, garantire adeguate condizioni di vita ai detenuti e innalzare il livello di sicurezza del sistema carcerario italiano.

Un capitolo dell’Atto d’indirizzo è dedicato alla valorizzazione della Polizia Penitenziaria. Con quest’obiettivo si proseguirà nell’attuazione dei provvedimenti per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia, così da definire ulteriormente le funzioni degli addetti del Corpo. Prioritaria è, infine, la ridefinizione delle funzioni esercitate dal Gruppo Operativo Mobile (GOM), così da sostenere in modo funzionale un reparto strategico per il contrasto alle organizzazioni mafiose o terroristiche, anche internazionali.