Imposta sui servizi digitali: approvato il modello di dichiarazione

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 25 gennaio 2021, n. 22879, ha approvato il modello DST (Digital Services Tax) per la dichiarazione dell’imposta sui servizi digitali, istituita dall’articolo 1, commi da 35 a 50, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, le relative istruzioni e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati.

Con il nuovo modello Dst bisogna comunicare all’Agenzia i dati relativi all’Imposta sui servizi digitali dovuta e versata per il 2020. Con la stessa dichiarazione è inoltre possibile chiedere il rimborso, nel caso l’imposta sia stata pagata in eccesso, oppure riportare l’eventuale credito all’anno successivo.
Sono tenuti alla presentazione del modello i soggetti esercenti attività d'impresa che, nel corso dell'anno solare precedente a quello in cui sorge il presupposto impositivo, realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a euro 750.000.000 e, nel medesimo periodo, sempre singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore a euro 5.500.000 nel territorio dello Stato. In caso di designazione, la società del gruppo designata assolve al predetto obbligo per ciascuna società designante.
Ordinariamente, il modello deve essere presentato in via telematica entro il 31 marzo di ciascun anno. In occasione della prima annualità applicativa, la dichiarazione relativa al 2020 si potrà presentare entro il 30 aprile 2021, allargando quindi di 30 giorni la finestra temporale per l’invio d’esordio.
La Digital services tax si applica sui ricavi derivanti dalla fornitura, nel corso dell'anno solare, dei seguenti servizi digitali: - veicolazione su un'interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia;
- messa a disposizione di un'interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi;
- trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall'utilizzo di un'interfaccia digitale.
Il nuovo modello Dst è disponibile, con le relative istruzioni, sul sito internet dell’Agenzia delle entrate all’interno della sezione "Modelli".