Prassi - INPS - Messaggio 24 novembre 2021, n. 4132

Reddito di Libertà di cui al D.P.C.M. del 17 dicembre 2020 che definisce i criteri per la ripartizione delle risorse del "Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza", istituito dall’articolo 105-bis del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Rilascio della procedura telematica di acquisizione delle domande da parte dei Comuni. Sostituzione del modello di domanda

 

Con la circolare n. 166 dell’8 novembre 2021 è stata illustrata la disciplina della misura denominata Reddito di Libertà, volta a contenere i gravi effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, in particolare per quanto concerne le donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché con l’obiettivo di favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà, con riguardo in particolare all’autonomia abitativa e al percorso scolastico e formativo dei figli/delle figlie minori e sono state fornite le prime indicazioni per la presentazione della relativa domanda.

Il contributo in esame, i cui criteri di ripartizione sono stati dettati con il D.P.C.M. del 17 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 172 del 20 luglio 2021, è erogato dall’INPS previa richiesta presentata utilizzando il modello di domanda predisposto dallo stesso Istituto e allegato al presente messaggio (Allegato n. 1). Tale modello di domanda, che deve essere presentato direttamente dalla cittadina interessata o mediante un rappresentante legale o un delegato, tramite il Comune competente per residenza, sostituisce integralmente quello pubblicato con la richiamata circolare n. 166 dell’8 novembre 2021.

Come precisato nella circolare citata, la domanda deve essere corredata con l’attestazione della condizione di bisogno ordinario o la condizione di bisogno straordinaria e urgente, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del D.P.C.M. del 17 dicembre 2020, rilasciata dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale e la dichiarazione che attesta il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso dalla donna, rilasciata dal legale rappresentante del Centro antiviolenza. Il pagamento del contributo avviene in modalità centralizzata nel rispetto dei limiti di budget regionale.

Tutto ciò premesso, con il presente messaggio si comunica il rilascio della procedura dedicata all’acquisizione delle domande per il Reddito di Libertà da parte degli operatori comunali, raggiungibile sul portale www.inps.it, all’interno del servizio online "Prestazioni Sociali",selezionando tra i risultati il servizio "Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software". Il servizio, già utilizzato dai Comuni per la trasmissione delle domande di Assegno al nucleo Familiare e Maternità, è accessibile dagli operatori comunali in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Per le Strutture territoriali è disponibile la sola funzionalità di Consultazione delle domande di Reddito di Libertà all’interno dell’applicazione già esistente "Prestazioni sociali dei comuni", presente nel portale intranet al percorso "Processi" - "Prestazioni a sostegno del reddito" - "Servizi".

L’accesso avviene tramite autenticazione IDM, gli utenti già abilitati all’utilizzo della procedura "Prestazioni sociali dei comuni" sono automaticamente abilitati anche alla funzionalità di consultazione delle domande di Reddito di Libertà.

 

Allegato 1

Modello di domanda del Reddito di libertà

Modello di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (artt. 46 e 47, D.P.R. 28 dicembre 2020, n. 455)

 

Con DPCM del 17 dicembre 2020 (nella G.U. n. 172 del 20 luglio 2021), è stata introdotta la misura denominata Reddito di libertà (Rdl) per le donne vittime di violenza. La presentazione della domanda avviene per il tramite del Comune competente per residenza. Il beneficio corrisposto da INPS è pari ad euro 400 per un massimo di dodici mensilità. Si ricorda che per beneficiare della misura è necessario essere in possesso:

1) della cittadinanza italiana oppure di uno Stato dell’Unione Europea ovvero essere cittadine di uno Stato non appartenente all'Unione europea in possesso di regolare permesso di soggiorno.

2) della residenza in Italia;

3) della dichiarazione firmata dal rappresentante legale del Centro antiviolenza che ha preso in carico la vittima di violenza;

4) della dichiarazione firmata dal responsabile del Servizio sociale professionale di riferimento territoriale attestante lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.

 

1) DATI DEL RICHIEDENTE O DEL SOGGETTO RAPPRESENTATO (SE MINORE O INCAPACE)

(compilare la presente sezione a cura del richiedente o del soggetto delegato che ne ha la rappresentanza)

 

Io sottoscritta ______________________, consapevole delle responsabilità penali ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 per falsità in atti e dichiarazioni mendaci, dichiaro di aver intrapreso un percorso di autonomia e di emancipazione e di essere seguita dal Centro Antiviolenza ___________________________________________.

Sono consapevole altresì che, ai sensi dell’art. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679, i dati contenuti nelle domande di Reddito di libertà sono trasmessi all'Inps per la finalizzazione dei relativi procedimenti e la concessione dei benefici richiesti. Il trattamento dei dati personali da parte dell'Inps e dagli altri soggetti che prendono parte al procedimento (enti gestori dei centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni, i Comuni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità) è effettuato per le finalità di riconoscimento ed erogazione dei benefici ai sensi del DPCM 17 dicembre 2020, in qualità di Titolari del trattamento dei dati personali, in osservanza dei presupposti e nei limiti stabiliti dal Regolamento UE medesimo, dal d. lgs. 10 agosto 2018, n. 101 e dal d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196, così come modificato e integrato dal predetto d. lgs. 10 agosto 2018, n. 101. Il conferimento dei dati relativi al telefono e alla posta elettronica nel presente modello è obbligatorio per ottenere la prestazione e per consentire all'Inps di porre in essere gli adempimenti ad essa connessi; la mancata fornitura dei dati richiesti può comportare impossibilità o ritardi nella definizione dei procedimenti. Ulteriori informazioni in ordine al trattamento dei suoi dati e ai diritti che le sono riconosciuti possono essere reperite sul sito istituzionale www.inps.it, "Informazioni sul trattamento dei dati personali degli utenti dell’Inps, ai sensi degli articoli 13 e 14 del regolamento (UE) 2016/679" oppure sul sito www.garanteprivacy.it del Garante per la protezione dei dati personali.

Tanto considerato chiedo che mi venga corrisposto il beneficio Reddito di Libertà e, a tal fine, dichiaro quanto segue:

 

____________________             __________________        __________________                ____________________

           (Nome)                                    (Cognome)                    (Data e luogo di nascita)        (codice fiscale)

 

_____________________________          ________________________________ ______________________

(indirizzo di residenza)                 (n.ro e tipo permesso di soggiorno)   (data di scadenza)

 

_____________________________                __________________________________________________________

(eventuale e -mail/cellulare)                       (Iban o in alternativa n.ro Libretto postale)

 

___________________________              ______________________ ______________________

(documento di identità)                               (numero)                                            (scadenza)

 

 

___________________________________

Firma

 

2) DICHIARAZIONE CHE ATTESTA IL PERCORSO DI EMANCIPAZIONE E AUTONOMIA INTRAPRESO

(compilare a cura del Centro antiviolenza)

 

Il/La sottoscritto/a_______________________ C.F. _____________________in qualità di legale rappresentante del centro antiviolenza_____________________, riconosciuto dalla Regione ____________________

 

ATTESTO

 

che la sig.ra____________________, nata il _________________ a______________ CF______________________

residente a __________________ in via _________________cittadinanza_______________________

è inserita in un percorso di emancipazione e autonomia intrapreso per la fuoriuscita dalla violenza di genere.

 

_________________________________________

(Luogo e Data)

 

__________________________________________________

IL RAPPRESENTANTE LEGALE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA

 

3) ATTESTAZIONE DELLO STATO DI BISOGNO E DELLO STATO DI BISOGNO STRAORDINARIO ED URGENTE AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4 DEL DPCM 17 dicembre 2020 (art. 47, D.P.R. 445/2000)

(compilare a cura del Servizio sociale professionale)

 

La sig.ra_____________________C.F. ____________________ nata a ________________il ___________ residente in _____________alla via ______________________n. _________ tel/mail. ___________________ha chiesto di accedere ai benefici previsti per "le donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza", al fine di favorirne l’indipendenza economica.

 

PRESO ATTO

 

Delle evidenze consultabili nella gestione dei servizi sociali e di quanto autocertificato nel modulo di domanda, anche a seguito del colloquio tenutosi in data__________________

1. Che il nucleo familiare della richiedente, è costituito da n. ___componenti di cui minori n____, disabili n____,

ultrasessantacinquenni n_________;

2. Che la richiedente:

- è in carico dal Servizio Sociale Professionale;

- non è in carico dal Servizio Sociale Professionale.

Nel caso di cittadine di stato extracomunitario barrare la voce corrispondente:

o in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Ai fini del presente beneficio, alle cittadine italiane sono equiparate le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria (art. 27 del D.lgs. 19 novembre 2007, n. 251).

3. Che, benché la richiedente sia percettore di altra forma di sostegno pubblico (NASPI, CASSA INTEGRAZIONE,

PENSIONE DI INVALIDITÀ, ALTRO _____________________) con importo pari a €_________mensili, sussiste comunque l’esigenza in relazione alla straordinaria ed urgente condizione di bisogno legata alla condizione di violenza nonché alla situazione temporanea di grave necessità.

IL SERVIZIO SOCIALE DEL COMUNE DI _________

 

ATTESTA

 

- LO STATO DI BISOGNO

- LO STATO DI BISOGNO STRAORDINARIO ED URGENTE AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4 DEL DPCM 20/12/2020)

 

_____________________

 

(Luogo e Data)

L’ASSISTENTE SOCIALE

 

________________________