PA: interventi per la prevenzione dell'assenteismo

Pubblicata, nella GU nella G.U. 22 giugno 2019, n. 145, la Legge 19 giugno 2019, n. 56, recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo.

Con l’introduzione del nuov articolo 60-bis del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la Legge n. 56 in argomento prevede l’istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell'efficienza amministrativa, denominato "Nucleo della Concretezza", il quale assicura la concreta realizzazione delle misure indicate nel Piano triennale delle azioni concrete per l'efficienza delle pubbliche amministrazioni (co. 2, art. 60-bis). A tal fine, in collaborazione con l'Ispettorato per la funzione pubblica, effettua sopralluoghi e visite finalizzati a rilevare lo stato di attuazione delle disposizioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché le modalità di organizzazione e di gestione dell'attività amministrativa alla luce dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità, proponendo eventuali misure correttive. Di ogni sopralluogo e visita è redatto processo verbale, sottoscritto dal rappresentante dell'amministrazione o da un suo delegato, da cui risultano le visite e le rilevazioni eseguite, le richieste avanzate, la documentazione visionata o acquisita, nonché le risposte e i chiarimenti ricevuti. Il verbale contiene anche l'indicazione delle eventuali misure correttive. L’amministrazione, nei tre giorni successivi, può formulare osservazioni e fornire ulteriori documenti. I verbali redatti in occasione di sopralluoghi e visite effettuati in comuni o in altri enti locali sono trasmessi anche al prefetto territorialmente competente.

Ai fini della verifica dell'osservanza dell'orario di lavoro, le amministrazioni pubbliche (art. 1, co. 2, D.Lgs. n. 165/2001), con esclusione del personale in regime di diritto pubblico (art. 3, D.Lgs. n. 165/2001) e fuori dei casi di cui all'articolo 18 della Legge 22 maggio 2017, n. 81 (in materia di "lavoro agile") introducono, sistemi di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza degli accessi, in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica, attualmente in uso, nel rispetto dei principi di proporzionalità, non eccedenza e gradualità sanciti dall'articolo 5, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, e del principio di proporzionalità previsto dall'articolo 52 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Con apposito DPCM, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata e previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, sono individuate le modalità di attuazione di tale disposizione.
I dirigenti delle amministrazioni adeguano la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell'organizzazione e dell'incarico dirigenziale svolto nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane. Per detta finalità, ai medesimi dirigenti si applicano i sistemi di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza citati.
Il personale docente ed educativo degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative è escluso dall'ambito di applicazione delle menzionate previsioni normative. I dirigenti dei medesimi istituti, scuole e istituzioni sono soggetti ad accertamento esclusivamente ai fini della verifica dell'accesso, secondo modalità stabilite.
A decorrere dall'anno 2019, le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici, possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente.
Al fine di accrescere l'efficienza dell'organizzazione e dell'azione amministrativa, le amministrazioni suddette predispongono il piano dei fabbisogni tenendo conto dell'esigenza di assicurare l'effettivo ricambio generazionale e la migliore organizzazione del lavoro, nonché, in via prioritaria, di reclutare figure professionali con elevate competenze in materia di:
a) digitalizzazione;
b) razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi;
c) qualità dei servizi pubblici;
d) gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento;
e) contrattualistica pubblica;
f) controllo di gestione e attività ispettiva;
g) contabilità pubblica e gestione finanziaria.