Dipendenti Rai: accordo sulle politiche attive e premio di produzione

Sottoscritto, il 13/12/2018, tra Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Libersind-ConfSal unitamente al Coordinamento Nazionale delle Rsu e Rai, l’accordo sulle politiche attive e sul premio di produzione.

Politiche attive
A seguito del precedente accordo sul tema delle Politiche Attive, con il quale sono stati definiti gli impatti delle recenti modifiche sulla disciplina del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato - intervenute con il decreto legge 12/7/2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla legge 9/8/2018, n. 96 - sui lavoratori già utilizzati a termine dalla Rai, l’Azienda aveva fornito alla parte sindacale un quadro completo relativo alla consistenza dell’organico e del personale a termine, alle cessazioni e alle nuove assunzioni a TI, alle "uscite" per incentivazione all’esodo e alle iniziative selettive.

Pertanto, ora l’accordo ha definito:
1. un percorso di stabilizzazione per i precari con contratti autonomi;
2. l’estensione delle tutele contro il licenziamento senza giusta causa per i lavoratori facenti parte del bacino A e B e in apprendistato assunti prima del 7 marzo 2015;
3. il ripristino dei facenti funzione dei livelli apicali nel corso del 2019/20;
4. il ripristino d’organico con l’istituzione di un Osservatorio per seguire e valutare il di-mensionamento produttivo e la piena utilizzazione del personale interno;
5. la previsione di selezioni mirate per tutte le figure professionali della produzione.
L’accordo ripristina le tutele fondamentali a 1500 lavoratrici e lavoratori che in forza dell’entrata in vigore del Jobs Act le avevano perdute, ha avviato un percorso di stabilizzazione per i precari, agisce per mettere in sicurezza professionalità ed assetto produttivo dell’azienda.

PdR
L’accordo, da considerarsi provvisorio, ha individuato nuovi parametri per l’erogazione del premio di risultato, la cui misura sarà proporzionalmente legata al valore di utile. Il carattere provvisorio del PdR è funzionale al raggiungimento di un’armonizzazione delle altre categorie di lavoratori (giornalisti e dirigenti).
Se questa condizione non si realizzerà, le parti hanno concordato che si tornerà al parametro MOL ma con una penalizzazione per la Rai di 250€ (in welfare) strutturali pagati ad aprile.
Fermo restando l’impegno delle parti, a settembre 2018, di procedere nella definizione del nuovo PdR.
Il valore del premio concordato così si articola (4º livello):
- 509 € di premio fisso che sarà erogato ad aprile invece che in ottobre.
- 250 € (uguale per tutti) in welfare da erogare sempre ad aprile (valore totalmente detassato
- 1.450 € legati al pareggio di bilancio ed al valore di utile, erogato ad ottobre (dopo la chiusura del bilancio).
- Il 12% in più del valore del PdR per coloro che sceglieranno di trasformarlo tutto in welfare,
- l’8% in più per coloro che ne trasformeranno il 50% del PdR in welfare.

- 725 € per i contratti a tempo determinato.
La modifica ha portato il valore complessivo del premio a 1.700 € per il 2019 creando le condizioni per la detassazione e se non si definirà il nuovo premio a 1.829 € per il 2020.