Le misure del diritto annuale 2018

Confermata anche per il 2018 la riduzione della misura del diritto annuale, del 50% dell’importo determinato per il 2014, per i soggetti iscritti nel Registro delle Imprese e nel REA (Ministero Sviluppo Economico - nota n. 26505/2018).

Ai sensi dell’art. 28, co. 1, D.L. n. 90/2014, convertito con modif. nella L. n. 114/2014, l’importo del diritto annuale di cui all’art. 18, L. n. 580/1993 determinato per l’anno 2014, già ridotto per l’anno 2015, del 35%, e per l’anno 2016, del 40%, a decorrere dall’anno 2017 è ridotto del 50%.
Pertanto, per le imprese che versano il diritto annuale in misura fissa, l’importo dovuto, per la sede principale, risulta cosi determinato:
- Imprese individuali iscritte o annotate nella sezione speciale del Registro Imprese: € 44,00;
- Imprese individuali iscritte nelle sezione ordinaria del Registro Imprese: € 100,00;
- Società semplici non agricole: € 100,00;
- Società semplici agricole: € 50,00;
- Società tra avvocati: € 100,00;
- Soggetti R.E.A.: € 15,00;
- Imprese con sede principale all’estero (per ciascuna sede secondaria/unità locale): € 55,00.

Per l’unità locale deve essere invece versato un importo pari al 20% di quello dovuto per la sede principale (ad es. per le imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria per ogni unità locale deve essere versato € 20,00 che corrisponde al 20% di € 100,00).

Per tutte le altre imprese iscritte al Registro Imprese, diverse da quelle individuali e da quelle per cui sono previste specifiche misure fisse, il diritto annuale è dovuto in misura variabile applicando al fatturato 2017 misure fisse o aliquote per scaglioni di fatturato; gli importi complessivi cosi determinati, devono essere poi ridotti del 50% ai sensi del medesimo decreto legge.

Resta in ogni caso anche confermata la disposizione del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 maggio 2017 che ha autorizzato le Camere di commercio, per il triennio 2017, 2018 e 2019, all’’incremento del diritto annuale fino ad un massimo del 20% per il finanziamento dei programmi e dei progetti presentati dalle Camere di commercio, condivisi con le Regioni ed aventi per scopo la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione di servizi alle imprese.