Processo tributario telematico attivo in tutte le regioni

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che dal 15 luglio 2017 la piattaforma telematica per la presentazione degli atti relativi al processo tributario è attivata anche nelle ultime regioni Marche e Val d’Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano (Comunicato 14 luglio 2017).

A decorrere dal 15 luglio 2017, dunque, è possibile utilizzare l’applicazione informatica del Processo tributario telematico su tutto il territorio italiano, con i conseguenti vantaggi in termini di gestione del contenzioso, sia da parte delle commissioni tributarie, sia da parte dei professionisti incaricati e dei contribuenti interessati.
Attraverso l’applicazione Processo Tributario Telematico (di seguito "PTT"), infatti, è possibile gestire il contenzioso tributario da un qualsiasi computer connesso ad internet. In particolare, è possibile:
- costituirsi in giudizio depositando il ricorso introduttivo o l’appello;
- depositare atti e documenti informatici successivi alla costituzione in giudizio;
- consultare il fascicolo processuale ed estrarre liberamente copie degli atti.

Il ricorso deve essere notificato all’Ente impositore di competenza a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC).

Il PTT è attivo con decorrenze differenti a seconda della Regione in cui è ubicata la Commissione tributaria di competenza, e in particolare relativamente ai ricorsi ed appelli notificati a partire dal:
- 1° dicembre 2015 in Toscana e Umbria;
- 15 ottobre 2016 in Abruzzo e Molise;
- 15 novembre 2016 in Liguria e Piemonte;
- 15 dicembre 2016 in Emilia-Romagna e Veneto;
- 15 febbraio 2017 in Basilicata, Campania e Puglia;
- 15 aprile 2017 in Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Lombardia;
- 15 giugno 2017 in Calabria, Sardegna e Sicilia;
- 15 luglio 2017 nelle Marche e in Val d’Aosta, e nelle province autonome di Trento e Bolzano.
In ogni caso il PTT resta uno strumento facoltativo, con la possibilità di optare liberamente per la procedura telematica o per quella tradizionale.

Per utilizzare la procedura telematica sono necessari:
- una connessione a internet;
- la firma digitale di tipo CadES, che aggiunge l’estensione P7M a quella originaria del file (esempio: ricorso.pdf.p7m);
- una casella PEC;
- la registrazione all’applicativo PTT tramite il portale www.giustiziatributaria.gov.it.

Il deposito degli atti, quindi, deve essere effettuato da un’apposita area riservata dell’applicativo "PTT". Gli atti principali devono essere obbligatoriamente in formato PDF/A, mentre i documenti/allegati possono essere prodotti anche in formato TIFF; tuttavia è consigliabile utilizzare il formato PDF/A anche per questi ultimi, poiché consente di superare possibili anomalie riscontrabili nel corso della trasmissione, oltre a garantire la completa gestione e successiva conservazione dei documenti informatici inviati.
Tutta la documentazione deve essere firmata digitalmente prima della trasmissione. La firma digitale può essere apposta sul singolo documento o contemporaneamente su più documenti utilizzando la firma massiva o multipla. Quest’ultima soluzione consente di selezionare un gruppo di documenti o gli stessi presenti all’interno di un’intera cartella e di firmarli con un’unica operazione. In caso di firma digitale del documento da parte di più soggetti l’estensione P7M è aggiunta al nome del file tante volte quante sono le firme apposte al documento (esempio: ricorso.pdf.p7m.p7m).
Ai fini del deposito ogni documento informatico deve avere una dimensione non superiore a 5 MB; qualora il documento/atto abbia una dimensione superiore è necessario suddividerlo in più file. Il nome del file può essere attribuito liberamente, purché abbia una lunghezza non superiore a 100 caratteri. La dimensione complessiva dei files depositati per singolo upload non deve superare i 50 MB.
Il deposito è effettuato attraverso la compilazione guidata di alcune schermate che equivalgono alla distinta di deposito. Con la trasmissione dei documenti firmati digitalmente il sistema rilascia immediatamente una ricevuta di avvenuta accettazione. Completati i controlli viene rilasciata la ricevuta di deposito. In caso di anomalie, il sistema trasmette tempestivamente una comunicazione sia nell’area riservata dell’applicazione PTT sia nella PEC del depositante.

Una volta eseguito il deposito, i soggetti interessati (contribuente, professionisti incaricati, ente impositore) possono consultare gli atti processuali del fascicolo informatico ed estrarre liberamente copie dei documenti presenti senza il pagamento di diritti di copia. Il fascicolo è consultabile attraverso l’apposito servizio "Telecontenzioso" accessibile con le medesime credenziali di accesso al PTT.