Call center: disponibile la procedura telematica

Accessibile da ieri, sui siti internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, il modello telematico UNI_Deloc_Call_Center con cui effettuare la comunicazione per gli operatori economici che decidano di delocalizzare, anche con affidamento a soggetti terzi, l'attività di call center in un Paese extra UE (Comunicati Ministero lavoro e INL 28 marzo 2017).

Come noto, la Legge di stabilità 2017 ha modificato l’art. 24-bis del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (convertito, con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134) in materia di sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell’occupazione nelle attività svolte da call center.
Al riguardo, il Ministero del lavoro (cfr. nota n. 1328/2017) ha chiarito che, le disposizioni del novellato articolo 24-bis non possono più ritenersi limitate alle sole aziende che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di call center, in quanto l’ambito di applicazione soggettivo è riferibile all’operatore economico - da intendersi come colui che offre beni e servizi sul mercato a prescindere dalla forma giuridica di riferimento - che, indipendentemente dal numero di dipendenti occupati, svolge attività di call center utilizzando numerazioni telefoniche messe a disposizione del pubblico, a prescindere dalla prevalenza o meno dell’attività di call center rispetto al complesso delle proprie attività.
La nuova disciplina, circa gli obblighi di comunicazione nei confronti delle PA, stabilisce che, qualora un operatore economico decida di localizzare, anche mediante affidamento a terzi, l’attività di call center in un Paese che non è membro dell’Unione europea, deve comunicarlo al Ministero del lavoro e all’Ispettorato nazionale del lavoro tramite apposito modello, almeno 30 giorni prima del trasferimento, indicando il numero complessivo dei lavoratori che, in conseguenza della diversa localizzazione delle attività di call center, abbiano subito una modifica della propria posizione lavorativa (ad esempio per trasferimento, riduzione d’orario o di mansione, licenziamento). Nel comunicare il numero dei lavoratori coinvolti, l’operatore economico deve indicare anche l’unità o le unità produttive in cui i medesimi lavoratori sono occupati, nonché le eventuali modifiche della posizione lavorativa conseguente alla diversa localizzazione. In particolare, mediante il citato modello è possibile comunicare:
- le generalità dell’operatore economico che delocalizza, i cui dati sono precompilati, desumendo le relative informazioni direttamente dal sistema di registrazione;
- il Paese dove si intende localizzare l’attività di call center;
- la data di inizio attività, utile a verificare il rispetto dei 30 giorni indicati dalla disposizione;
- i dati identificativi dell’eventuale operatore terzo a cui si intende affidare l’attività;
- il numero dei lavoratori coinvolti, l’unità produttiva in cui sono occupati e le eventuali modifiche della posizione lavorativa conseguente alla diversa localizzazione.

Al fine di semplificare le modalità di comunicazione, da ieri è accessibile, sui siti internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, il modello telematico UNI_Deloc_Call_Center con cui effettuare la comunicazione di cui sopra. A partire da tale data, pertanto, non saranno più valide le comunicazioni inoltrate all'indirizzo mail deloc_callcenter@lavoro.gov.it.
Per poter accedere alla compilazione del modello è necessario possedere le credenziali del portale Cliclavoro, associate all'azienda che delocalizza. Gli utenti che vi accedono per la prima volta devono seguire le istruzioni per la registrazione disponibili nella sezione "Login" del portale Cliclavoro.
Per supportare gli utenti nell'invio del modello telematico è disponibile una guida alla compilazione, inoltre, per eventuali chiarimenti è possibile contattare l'assistenza all'indirizzo deloc_callcenter@lavoro.gov.it.