Credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno: chiarimenti dal Fisco

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 03 agosto 2016, n. 34/E, fornisce indicazioni per le imprese che intendono usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati agli stabilimenti produttivi situati nelle regioni del Mezzogiorno.

Con la Legge di Stabilità 2016 (art. 1, co. 98-108, L. n. 208/2015) è stato introdotta la possibilità di fruire di un credito di imposta a favore delle imprese che, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019, acquisiscono beni strumentali nuovi, che fanno parte di un progetto di investimento iniziale, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Possono accedere al beneficio tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, che effettuano nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate nelle aree ammissibili.
L’agevolazione è valida anche per gli enti non commerciali, con riferimento all’attività commerciale eventualmente esercitata, e per le imprese che intraprendono l’attività successivamente alla data di entrata in vigore della legge istitutiva del credito.
L’agevolazione si applica all’investimento netto, determinato sottraendo dall’investimento lordo (ovvero il costo del bene strumentale nuovo) gli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo di imposta, relativi agli stessi beni appartenenti alla struttura produttiva nella quale si effettua il nuovo investimento.
Tra gli investimenti ammessi, rientrano gli acquisti, anche mediante contratto di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie relativi:
- alla creazione di un nuovo stabilimento,
- all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente,
- alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente,
- a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Il credito d’imposta riconosciuto è pari al:
- 20% per le piccole imprese,
- 15% per le medie imprese,
- 10% per le grandi imprese.

Piccola impresa

Media impresa

Grande impresa

a) Dipendenti meno di 50 meno di 250 da 250
b) Fatturato non superiore a € 10 milioni non superiore a € 50 milioni da € 50 milioni
oppure oppure oppure
c) Totale di bilancio non superiore a € 10 milioni non superiore a € 43 milioni da € 43 milioni

Le imprese interessate al beneficio devono presentare, esclusivamente in via telematica, apposita "comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno", utilizzando il modello approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 45080 del 24 marzo 2016.
L’Agenzia controlla la correttezza formale dei dati presenti nella comunicazione e dichiarati dal contribuente sotto la propria responsabilità e, se l’ammontare complessivo del credito d’imposta è superiore a 150mila euro, effettua le verifiche previste dal nuovo codice antimafia (D.Lgs. n. 159/2011), comunicando l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta.
Il credito potrà essere utilizzato solo in compensazione, presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente tramite i servizi Entratel o Fisconline, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità.
Il credito d’imposta può essere cumulato, nei limiti delle spese effettivamente sostenute, con altre misure agevolative che non siano qualificabili come aiuti di Stato o come aiuti "de minimis".