La riforma fiscale in gazzetta ufficiale - 5/5

Pubblicati sul supplemento ordinario n. 55 della gazzetta ufficiale n. 233 del 2015 i cinque decreti legislativi di attuazione della delega per il riordino del sistema fiscale (legge 11 marzo 2014 n. 23). Si completa così il pacchetto dei provvedimenti attuativi della riforma fiscale volta ad introdurre maggiore equità e trasparenza nel sistema e a favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese.

Il Decreto Legislativo n. 160 del 24 settembre 2015 recante "Stima e monitoraggio dell'evasione fiscale e monitoraggio e riordino delle disposizioni in materia di erosione fiscale, in attuazione degli articoli 3 e 4 della legge 11 marzo 2014, n. 23" contiene disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, e si propone di intervenire in modo continuo e strutturale sul monitoraggio e sulla revisione delle cosiddette "spese fiscali" e sulla rilevazione dell’evasione fiscale e contributiva, nonché sul monitoraggio della sua evoluzione e dei risultati conseguiti nell’azione di contrasto, inserendoli in modo sistematico nelle procedure di bilancio.
L’articolo 1 si propone di coordinare le previsioni dell’articolo 4 della legge-delega relative al monitoraggio e al riordino delle spese fiscali con le vigenti procedure di bilancio, come espressamente previsto dalla stessa legge-delega.
L’articolo 2 attua le previsioni dell’articolo 3 della legge-delega relative alla stima e al monitoraggio dell’evasione fiscale e contributiva, coordinandole con le vigenti procedure di bilancio, introducendo l’art. 10-bis.1 (Monitoraggio dell’evasione fiscale e contributiva) nella legge 31 dicembre 2009, n. 196.
In particolare, si attribuisce al Governo il compito di redigere annualmente un rapporto, da presentare alle Camere insieme alla Nota di Aggiornamento al DEF, contenente: i risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, distinguendo tra imposte accertate e riscosse, nonché tra le diverse tipologie di avvio delle procedure di accertamento; i risultati del recupero di somme dichiarate e non versate e della correzione di errori nella liquidazione sulla base delle dichiarazioni; il recupero di gettito fiscale e contributivo attribuibile alla maggiore propensione all’adempimento da parte dei contribuenti; le strategie per il contrasto dell’evasione fiscale e contributiva, l’aggiornamento e il confronto dei risultati con gli obiettivi.
Inoltre, contiene le disposizioni concernenti l’istituzione della suddetta Commissione di esperti, istituita presso il Ministero dell’economia e delle finanze, composta da quindici membri con esperienza nelle materie economiche, statistiche, fiscali, lavoristiche o giuridico-finanziarie. La Commissione può avvalersi, su alcuni specifici punti, del contributo delle associazioni di categoria, degli ordini professionali, delle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, delle associazioni familiari. La relazione annuale fornirà una illustrazione dettagliata ed esauriente delle metodologie di stima utilizzate.
L’articolo 3 dispone che le norme del presente decreto si applicano dal 1° gennaio 2016. Con la medesima decorrenza, è abrogato l’obbligo di presentazione del rapporto di cui al comma 36.1, dell’art. 2 del decreto-legge n. 138 del 2011. Resta fermo il diverso utilizzo delle maggiori entrate derivanti dall’eliminazione, riduzione o modifica di spese fiscali previsto da disposizioni di legge vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto.