Prassi - INPS - Messaggio 01 luglio 2015, n. 4515

Decreto Legge 21 maggio 2015, n. 65. Unificazione delle disposizioni di pagamento per i trattamenti pensionistici dell’Istituto

 

Con il messaggio n. 3519 del 25 maggio 2015 è stato illustrato l’articolo 6 del decreto legge 21 maggio 2015, n. 65 che ha stabilito che, a decorrere dal 1º giugno 2015, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell'INAIL sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause ostative.

Si comunica ora che, come indicato nel messaggio citato, a partire dal mese di luglio, si sarebbe provveduto ad abbinare in un’unica disposizione anche il pagamento dei titolari di più prestazioni facenti carico a gestioni private, gestioni pubbliche e gestioni spettacolo e sport.

Al riguardo, verranno successivamente fornite ulteriori istruzioni.

Gli Enti pagatori sono stati informati con comunicazione dedicata che con il pagamento di luglio 2015 sono stati unificati i mandati di pagamento delle pensioni della gestione privata, pubbliche e di spettacolo e sport facenti capo allo stesso titolare e con  le stesse coordinate di pagamento.

Gli Enti pagatori sono stati altresì informati della circostanza che l'operazione di abbinamento dei mandati poteva aver generato, in alcuni casi, una modifica nella indicazione della cosiddetta "pensione principale del mandato", alla quale è abbinato l’intero pagamento.

In sostanza, la pensione precedentemente indicata come "secondaria" poteva essere indicata come principale, alla quale collegare il pagamento di tutte le prestazioni facenti capo allo stesso soggetto.

Nella giornata odierna sono stati segnalati dal territorio casi di beneficiari che non hanno trovato gli emolumenti della mensilità di luglio accreditati  sul conto.

Si precisa in merito che per le posizioni dei soggetti il cui conto corrente è localizzato presso Poste Italiane, si è già provveduto ad trasmettere a Poste Italiane le coordinate di accredito.

Analogo invio è in corso nei confronti degli istituti di credito.

Si precisa che, essendo comunque le disposizioni di pagamento pervenute all’ufficio pagatore corretto, e non avendo l’istituto bancario individuato le coordinate di accredito degli emolumenti, il pensionato può comunque recarsi presso il proprio sportello bancario e indicare le coordinate sulle quali effettuare il versamento.